A SCUOLA DI COMMERCIO EQUO: STUDENTI DELL'ISTITUTO COMPRENSIVO IV DI FROSINONE IN VISITA ALLA BOTTEGA EQUA


Raccontare i valori della sostenibilità e della bio-diversità, la difesa dei diritti dei lavoratori e dell’infanzia, la tutela delle donne attraverso le storie positive possibili grazie al Commercio Equo. Con questo obiettivo i ragazzi rappresentanti delle classi di terza della scuola secondaria di primo grado "Campo Coni" delle sezioni A, B, C, E, F, G dell’Istituto Comprensivo IV di Frosinone hanno fatto visita alla Bottega Equa di Frosinone. Ad accompagnarli le insegnanti Rita Turriziani e Paola Gabriele.

Il punto vendita di viale Mazzini a Frosinone è nato nel 2005 dal lavoro della Cooperativa Diaconia che con la Bottega Equa da anni sostiene progetti sociali nel territorio frusinate e in aree depresse del mondo. A partire dalla vendita dei prodotti a marchio "Fattoria Vetuscolana", la fattoria sociale con sede a Ceccano che nelle sue attività di coltivazione e trasformazione di ortaggi, frutta e verdura impiega persone svantaggiate.

Gli studenti sono stati accolti in Bottega da Imane Jalmous, referente della Cooperativa Diaconia e da Chiara Cicciarelli referente della Bottega Equa.  “La Sorpresa più buona” è uno dei progetti presentati e a cui ha aderito anche l'Istituto Comprensivo IV di Frosinone. Si tratta  dell'iniziativa  pasquale con cui si andranno a sostenere le attività dei centri diurni per persone disabili di Veroli e Ceprano attraverso la vendita delle uova della Bottega Equa.
Ad animare la merenda solidale c'è stato un momento musicale, con una splendida esibizione degli studenti di “body percussion”. La disciplina utilizza il corpo come strumento musicale, trasmettendo un messaggio universale di unione tra popoli.

-Un ringraziamento va a tutti gli insegnanti dell’Istituto coinvolti nel progetto rappresentati dalla prof.ssa Paola Gabriele e al Dirigente scolastico Gianni Guglielmi per l’opportunità data di sensibilizzare le giovani generazioni verso il commercio equo e i progetti sociali che sostiene. – racconta Imane Jalmous della Cooperativa Diaconia -  I ragazzi e le ragazze hanno risposto in maniera molto positiva, condividendo i temi del consumo consapevole, segno che il futuro è in buone mani.–